domingo, julio 07, 2013


Mi hai fatto l’amore da lontano
tante volte, senza mai dirmi nulla.
E io ti guardavo con la fanciulla
innocenza di chi ti ammira invano.

I tuoi discorsi, meccanici fra un sentimento
platoniano mi facevano amare te:
padrone del tuo insegnamento arcano.

L’amicizia della Grecia antica fra il maestro
e il discepolo non l’abbiamo mai consumata,
benché la bellezza ha sempre vinto l’intelletto.

Vorrei fare voli pindarici, insieme a te
in discorsi infiniti atterrare,
errare per poi riprendere il viaggio
senza una meta diversa dal parlare.

E la profondità del tuo sguardo tace invano
delle mie labbra, del mio collo, del mio sesso.
Continuerai a farmi l’amore da lontano
con il tuo sorriso, che tacerà lo stesso
finché il nostro amore non sarà profano.


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