viernes, junio 21, 2013

Foglie secche

Gli alberi piangono foglie secche.
Crocchiano sotto ai miei piedi come i biscotti di una colazione in solitario.
Sono una formica senza antenne che cerca disperata la sua casa,
ma le foglie mi coprono pesantemente e non riesco a muovermi.


Ad un tratto il buio.
Quel fluido freddo e vuoto che irrigidisce il mio corpo.
Sento il bisogno di scappare e corro, scalza, ma qui non c’è il mare...
Ci sono solo le foglie morte che crocchiano come i biscotti senza un caffè,
sotto alla nudità dei miei piedi freddi. Poi un dolore antico ferma la mia corsa, e svengo.


Ad un tratto il mare.
La schiuma cura le mie ferite e il corpo si rilassa, si riscalda.
Le onde baciano i miei piedi nudi e mi sento a casa. Protetta. Abbracciata dalle onde.
Ma non si fermano, si allontanano e allora corro, scalza, verso il mare.
Ma lui fugge, ha paura. Non gli appartengo perché anch’io sono lontana,
perché sotto ai miei piedi ci sono solo le foglie secche.


Ad un tratto una voce,
o è un suono?
Forse non è il mare, ma somiglia proprio.


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